
Puoi raccontarci qualcosa di te?
Il mio nome è Bettini Vincenzo, sono un pensionato di 73 anni con diversi hobby e impegni.
Mi occupo come volontario del dono del sangue con l’Avis, sono volontario con la Protezione Civile di Modena, Collaboro con la Pro-Loco del mio paese per organizzare eventi, come istruttore di arti marziali organizzo corsi difesa personale femminile.
Quando hai scoperto di avere la vitiligine?
Ho scoperto di avere la vitiligine dopo una intensa settimana di servizio con la Protezione civile, presso la città dell’Aquila durante il terremoto del 2009. La tensione emotiva e lo sforzo fisico mi procurò una proliferazione di macchie bianche sulle mani e nelle gambe. Il dermatologo mi disse che soffrivo di vitiligine dovuta allo stato psicologico dovuto allo stress nervoso.
Qual è stato l’impatto della vitiligine sulla tua vita quotidiana? Hai mai vissuto episodi di discriminazione o disagio a causa della vitiligine?
Ho imparato a convivere con la malattia!
In pochi mesi la vitiligine si è diffusa anche sul volto e sulla testa, in molti amici e conoscenti mi chiedevano il motivo di un cambiamento così repentino e radicale, che mi spingeva a volte a chiudermi in me stesso. Rispondevo che l’aspetto esteriore non pregiudicava il mio impegno pubblico, anche di fronte alla pubblicazione di foto come membro della giunta comunale
di S.Agata. Per la famiglia e i miei amici più veri nulla era cambiato…anzi… Ho avuto solo un momento di scoraggiamento, quando un vicino di casa molto preoccupato mi chiedeva se la vitiligine fosse contagiosa, e a quale distanza bisognava rimanere per non essere contagiati…
C’è stato un momento in cui hai perso la speranza o ti sei sentito particolarmente scoraggiato?
Ho sempre avuto momenti di ansia perché la vitiligine aveva un andamento
altalenante…
Come hanno reagito familiari e amici alla tua condizione? C’è qualcuno che ti ha particolarmente aiutato in questo percorso?
Come dicevo posso dire che amici e familiari mi sono stati molto vicini, insieme ai medici della Dermatologia del S.Orsola. Con l’aiuto anche dell’Associazione Apiafco, che ha fornito le macchine
per la fototerapia UVB a domicilio per la cura della psoriasi, ho visto un notevole miglioramento
Cosa diresti a una persona che ha appena ricevuto una diagnosi di vitiligine?
Consiglio ai pazienti che contraggono la vitiligine di avere pazienza e seguire le indicazioni dei dermatologi. Bisognerebbe informare l’opinione pubblica, tramite l”uso anche dei Social, che la vitiligine si può curare, non è assolutamente contagiosa, e che non bisogna lasciarsi condizionare per i cambiamenti che si notano nelle persone, che sono temporanei e non procurano dolore.