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Non solo psoriasi: NMSC

Prof. Cristina Magnoni Direttore della unità di Chirurgia Dermatologica della Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e del Dott. Marco Manfredini Dermatologo – unità di Chirurgia Dermatologica della Università degli studi di Modena e Reggio Emilia

La dicitura inglese “non melanoma skin cancer”, comunemente abbreviata con l’acronimo NMSC, include due tipi principali di tumori cutanei: il carcinoma basocellulare (BCC) e il carcinoma squamocellulare cutaneo (cSCC). Entrambi i tumori hanno tipicamente origine dai cheratinociti, che sono il tipo cellulare maggiormente rappresentato nell’epidermide. La esposizione al sole e in particolar modo alle radiazioni ultraviolette rappresenta la causa principale di insorgenza dei NMSC. La prognosi per gli NMSC è generalmente favorevole, con un basso rischio di metastasi. Il carcinoma basocellulare è il tipo più comune, spesso è caratterizzato da una crescita lenta e dalla tendenza a rimanere localizzato, si presenta tipicamente come una lesione nodulare dalla superficie perlacea con teleangectasie che tende con il tempo a ulcerarsi nella zona centrale. Si stima che addirittura 1 persona su 5 nel corso della vita svilupperà un BCC. Il carcinoma a cellule squamose SCC, sebbene meno comune del BCC, presenta una peggior prognosi. La maggior parte dei cSCC (80-90%) si localizza nella cute del distretto testa-collo. Clinicamente si può manifestare come una chiazza eritematosa e squamosa nelle fasi iniziali per poi evolvere verso una forma nodulare e ulcerata. Oltre alla esposizione cronica al sole, altri fattori aumentano di rischio di sviluppare un cSCC quali: l’età, il sesso maschile, la presenza di lesioni precancerose (cheratosi attiniche), l’immunosoppressione, l’abitudine tabagica e alcuni fattori genetici. Secondo studi recenti, l’incidenza e la mortalità per cSCC sono sono pari a 250 e a 1.28 casi ogni 100.000 abitanti all’anno.Autoesame e screening dermatologico regolare, sono essenziali per la diagnosi precoce degli NMSC, al fine di permettere la miglior prognosi per il paziente. L’escissione chirurgica è generalmente la terapia più efficace, ma in alcuni casi, possono essere considerate anche altre strategie terapeutiche di tipo topico o sistemico. Infine, la prevenzione è fondamentale: limitare il tempo di esposizione al sole, indossare abiti protettivi e utilizzare creme solari riduce significativamente il rischio di sviluppare gli NMSC.

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