FEDERICA

FEDERICA

Puoi raccontarci qualcosa di te?

Mi chiamo Federica, ho 39 anni e sono una Fundraiser. Mi piace leggere, viaggiare e cucinare. Sono diventata mamma cinque anni fa e da allora adoro fare queste tre attività con i miei bimbi.

Quando hai conosciuto la dermatite atopica?

Sono una caregiver. Il mio primo bimbo, di 5 anni ha la dermatite atomica e purtroppo anche la seconda, nata circa 2 anni fa, ha mostrato subito di avere la pelle delicata.

Quali sono stati i primi sintomi?

Per quando riguarda Niccolò, già dal primo anno di età, ad ogni cambio del pannolino ho notato i segni sulle gambe che diventavano più evidente dopo ogni lavaggio- bagnetto. Mi sono rivolta ad un dermatologo pediatrico che mi ha dato la diagnosi e la terapia giusta da seguire.

Allo stesso mi sono rivolta qualche settimana fa quando ho notato che le chiazze rosse sulle gambe di Eva sono diventate più evidenti e soprattutto fastidiose. Purtroppo i capi non in cotone o i collant peggiorano la sua situazione.

Come hai vissuto la diagnosi?

Sia nella mia famiglia che in quella di mio marito ci sono casi di psoriasi e altre patologie dermatologiche. Ovviamente speri e pensi che i tuoi figli non abbiano mai nessun tipo di problema e come mamma sono molto dispiaciuta per loro.

Qual è stato l’impatto della dermatite atopica sulla tua vita quotidiana?

Ogni mattina ed ogni sera utilizzo delle creme per idratare la pelle dei bimbi. Io e mio marito facciamo molta attenzione ai tempi di permanenza nella vasca per il bagno, alla temperatura dell’acqua ed entrambi siamo rispettosi delle indicazioni che ci sono state fornite dal dermatologo. Cerco di utilizzare detergenti più delicati e di limitare l’uso di cibi infiammatori.

Proprio qualche settimana fa, Niccolò era molto sofferente a causa delle sue mani molto secche e che gli causavano un prurito forte. Da allora ogni sera, prima di addormentarsi idratiamo le mani per fare in modo che il giorno dopo non ci sia nessun problema.

Hai mai vissuto episodi di discriminazione o disagio a causa della dermatite atopica?

Un giorno le maestre del nido di Niccolò mi hanno chiamato per ricevere spiegazioni in merito alle macchie rosse sulle sue gambe. Non conoscendo le manifestazioni della malattia pensavano ad un trauma dovuto a della cadute.

In estate la situazione migliora ma con le gambe scoperte molte persone si soffermano a guardare i segni ed alcuni genitori mi chiedono se è contagiosa.

Quali trattamenti hai provato?

Per ora seguiamo una terapia topica ed utilizziamo lo stesso prodotto per entrambi i bimbi.

C’è stato un momento in cui hai perso la speranza o ti sei sentito particolarmente scoraggiato?

Ci sono periodi in cui la malattia sembra sparita ma quando si riaccende mi sento scoraggiata. Mi chiedo come proseguirà il suo corso e se i miei figli riusciranno mai a liberarsene.

Come hai imparato a gestire la malattia nel tempo?

Cerco di rispettare la terapia consigliata, di far seguire uno stile di vita sano ai bimbi e di evitare contaminazione con fattori che possano peggiorare la situazione attuale.

C’è qualcuno che ti ha particolarmente aiutato in questo percorso?

Devo ringraziare Apiafco perché attraverso il materiale informativo, semplice e chiaro, mi sono documentata ed ho ricevuto ottimi suggerimenti. Soprattutto le indicazioni in merito al centro a cui rivolgermi sono state provvidenziali.

Mi sento di ringraziare i dermatologi che ho incontrato in ospedale in questi anni. Si sono sempre dimostrati molto disponibili e comprensivi.

Cosa diresti a una persona che ha appena ricevuto una diagnosi di dermatite atopica?

Affidarsi ad uno specialista, seguire la terapia e non perdere mai la fiducia.

Se potessi lanciare un messaggio a chi non conosce la dermatite, quale sarebbe?

Contro la dermatite atopica ci sembra di combattere, da soli, una battaglia che non sappiamo quando finirà. Apiafco ci ricorda che non lo siamo e che abbiamo tutti gli strumenti per combatterla.

 

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